domenica 24 settembre 2017

Finale Provinciale - Caspar Campania Slam Poetry - Mariano Ciarletta.







Ieri sera è stata una serata ricca di emozioni. Partecipando alla Poetry slam – Matteo (Caspar – Campania) ho avuto modo di ascoltare voci ricche di poesia, pensieri che hanno riempito una sala con la loro originalità, la loro essenza e il loro percorso di vita. Quasi tutte le poesie mi sono piaciute per la loro singolarità e per l’interpretazione dei miei colleghi. Essere arrivato primo in un concorso così ricco ed essermi qualificato con le mie poesie il conto delle ossa, crisalide e porte per le selezioni regionali è per me dunque motivo di grande contentezza. Avrei voluto condividere questo primo posto con tutti gli altri perché, in fondo, non credo vi sia una poesia più meritevole dell’altra, ogni poesia ha una storia a sé stante, un excursus unico ed inimitabile! Vorrei dunque ringraziare di cuore le giurie che si sono alternate nella votazione e tutto il pubblico presente, nonché gli organizzatori per aver dato vita ad un evento così significativo e profondo! Ci vediamo alle regionali!




Strade

Ho percorso strade
perdendo il conto dei passi,
ho incontrato occhi
sfiorato labbra bramose di fuga.
Mi sono nutrito di menzogna
e l’ho cucita, su ogni singola membra.
Ho indossato una maschera su un volto di cera
annusato profumi di storie non mie.
Ho stillato lacrime che avrei potuto conservare
gelosamente, come prismi preziosi
per rivenderli al miglior offerente.
Ho assaggiato essenze di vita
e ho preso a pugni il dolore
nelle febbrili notti dell’anima.
Ho custodito sanguinanti ferite,
che ho ancora qui, sui palmi della vita.






Il conto delle ossa

Sei colpevole.
Colpevole di aver osannato
falsi simulacri d’amor donante.
Reo di aver generato in infruttuosi campi
tronfie spighe di acuta superbia.
Piegato al peso della vita,
angusto fardello dentato
lacerante vergini carni,
hai desiderato liberartene
come oscuro fiume pulsante.
Ti  sei nutrito di briciole,
così poche, troppo poche.
E or che donato è il riflesso
gemello di Crono il tiranno
che genera verità, figlia crudele,
riversi luminosi argenti di sale
originando il conto delle ossa.






Porte

Ho compreso come spesso
occorra serrare le porte della mente
per aprire i cancelli dell’anima alla vita.
Eppur se distanti, codesti ingranaggi
da un’ insana alleanza son retti.
E ancor oggi sconosciuti mi son
i patti che lieti intercorrono
tra il vanesio cuore e l’algida mente.
Ed ecco il rintocco che crudele saluta
la dolce tenebra che la mente ristora
per lasciar posto al primo sole.
Che prendano vita gli ingranaggi,
fiere si schiudano le possenti porte
e che la mente non regni sovrana
senza consiglio del pulsante rubino.


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