Solo con me stesso
Per strade deserte, a braccia
conserte, vago in silenzio.
Vorrei pensare che dentro di me sono
ancora io.
Un dolore nel profondo dell’ animo mi
tormenta
mentre il vento gelido di febbraio le spalle mi frusta.
I miei piedi sono nudi e lacerati
e sul terreno freddo poggiano silenziosi.
Il mio cuore come il mio passo è
senza una meta,
avvolto da una coltre di nebbia
fitta.
Giunto ai margini di un precipizio
guardo in basso
pensando che potrei sporgermi e
cadere inerte come un sasso.
Basterebbe un semplice passo avanti
per porre fine a tutti i miei
tormenti.
Mentre me ne sto sul limitare del
burrone a ragionare,
nel cielo appare una piccola stella,
essa brilla come una fiammella.
Dolci parole mi sussurra con tono
fatato
e già dal nero burrone mi sono allontanato.
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